Pa-pa-pa-pa-pa, pa-pa-pa, pa-pa! Para-pa-pa-pa-pa. Pa-pa-pa…” questa musichetta di sottofondo – difficile da far comprendere a voi lettori, ma sono certo che alcuni avranno già intesto – introduce l’ospite illustre di quest’oggi. Avete inteso? Avete bisogno di un aiuto extra? Vediamo… Per non spoilerare troppo posso accennarvi che viene da lontano, da un piccolo paesello, che ha molti amici – tra cui un dottore ed uno sceriffo – viaggia spesso per lavoro e, ovunque lei vada, viene commesso un omicidio (opss, forse se vi dicevo della macchina da scrivere riuscivo a mantenere ancora un po’ la suspence…): ci siete arrivati alla soluzione, vero?

È con estremo ed immenso piacere – finalmente una presentazione con i fiocchi dopo gli ultimi ospiti, ndr – che vi presento l’unica ed inimitabile scrittrice, nonché insegnante di lettere e di criminologia, dal n. 698 di Candlewood Lane a Cabot Cove nel Maine e da tutti conosciuta come la Signora in Giallo, signori e signore…. Jessica Fletcher!

(Silenzio, ndr) “Jessica? Signora Fletcher? Ehilà?” Nessuna risposta, ma com’è possibile che ogni santissima volta… “Eccomi, scusi il ritardo! Sa, mentre stavo per prendere il taxi stamani per raggiungere i vostri studi è successo un qualcosa di insolito nell’albergo ove alloggio e quindi, come lei ben sa, è stato più forte di me e mi sono messa a “curiosare”, o meglio indagare e questo ha causato il mio ritardo. Chiedo ancora, scusa”.

Si figuri signora Fletcher, ne sono consapevole e anche tutti i nostri lettori lo sanno: dove c’è lei accade sempre qualcosa… incrociamo le dita che non avvenga qui, presso gli studi (ride, ndr)”. Con viso disteso e la sua solita aurea rassicurante la sig.ra Fletcher si apre e confessa: “Sì, ne sono consapevole, ma sa dopo la morte di Frank, beh, io non ho mai pensato all’eventualità di cambiare vita. Mi piace ciò che faccio e ciò che sono diventata, certo mi dispiace per i continui eventi che capitano…”.

La stessa poi aggiunge: “Nella mia lunga carriera come scrittrice, come spesso ricordo ad Amos (lo sceriffo, ndr) e a Seth (il dottore, ndr), ho scoperto che chi ha bisogno di dimostrare il proprio valore non vale poi molto e che quindi di riflesso, come sostengo, soltanto un pazzo può guastarsi il sangue per qualcosa che non dipende da lui”.

Parole nette, decise che fanno comprendere la forza e la determinazione della sig.ra Fletcher la quale, da un piccolo paesino del Maine, ha trovato lo slancio per diventare una delle scrittrici con maggior fama a livello Mondiale.

Grazie per la sua presenza Jessica

Grazie a voi… anche se ci deve essere un dettaglio che mi è sfuggito”.