Buonasera! Sentivate già la nostra mancanza? So che non lo ammetereste mai, ma mi piace pensarlo… ciò detto non disperate perché non ce ne siamo andati e non ci sono stati tagli al palinsesto, bensì solamente una ricollocazione in fascia serale: strategica.

Infatti, come ben sapete, nelle ultime settimane ci sono stati non pochi problemi con gli ospiti previsti in quanto – o per un motivo o per un altro (per lo più lavoro, ndr) – non si sono potuti presentare. Da qui, quindi, la proposta: spostiamoci in una fascia oraria più gradevole, tale da permettere ai nostri amati ospiti di poter presenziare. Detto, fatto: eccoci qui, con la prima Intervista Impossibile serale, abbracciati dalle tenebre.

E visto che nelle tenebre già ci troviamo, perché abbandonarle? Lui è un personaggio che dire “tenebroso” è poco… rapido come un felino, scaltro, invisibile… lui è Diab… No, aspettate, c’è stato un errore… questi cambi di programma all’ultimo mi creano sempre confusione, mi mandano in “para” come direbbero le nuove generazioni…

Riproviamo (scusate, ndr). Lui è un personaggio che dire “tenebroso” è poco… rapido come un felino, scaltro, invisibile… lui è Bat… sì, giusto… lui è BATMAN!

(Buio, ndr)

Dall’oscurità più oscura, con una voce più profonda che mai, si odono le seguenti parole: “Ho imparato che non importa quale sia la storia, alcune cose non cambiano mai. Perché anche quando non stanno parlando di me, lo fanno comunque. Perché stanno parlando di Batman. Batman non accetta compromessi. Rendo questa città più sicura… dovesse anche esserlo per una sola persona… e mai… mai… rinuncio… o mi arrendo. A volte cado in battaglia. A volte muoio in grande stile, coraggiosamente, nel salvare la città da qualcosa che vorrebbe distruggerla.

Salve Bruce… ehm, volevo dire Batman. È un onore averla qui, ma le devo fare una precisazione: questa non è Gotham, sì può sembrare in quanto spettrale, tetra… ma siamo in degli stu…  (Batman non si cura minimamente delle mie parole e continua imperterrito, ndr)

 A volte è una morte piccola, paradossale, che passa inosservata… muoio salvando un bambino da un incendio, o affrontando un borseggiatore spaventato. Tutto cambia. Nulla resta uguale. Ogni amico mi tradisce, prima o poi, e ogni nemico diventa un amante o un amico, ma c’è una cosa che non cambia: non mi arrendo mai. Non posso. Io sono Batman. Proteggo questa città. Salvo la gente. Indago sui crimini. Veglio sugli innocenti. Punisco i colpevoli. E lo capisco. Cioè, lo capisco davvero. La fine della storia di Batman è che è morto. Perché, alla fine, Batman muore. Cos’altro dovrei fare? Ritirarmi e mettermi a giocare a golf? Non funziona così. Non posso. Combatto finché non cado. E un giorno, cadrò. Ma fino ad allora combatto”.

Sipario. Anzi, buio. Ah no, c’è già. Allora… luce! No, beh non importa. Sipario.